Segni del sacro e dell’umano 4

Segni del sacro e dell’umano 4

Una ricerca nel territorio a sud-ovest di Modena

Segni sacri e profani assieme, segni di dolore e di salvezza, di lamento e di speranza. Strade, pareti, colonnine, pietre disseminate di croci. Mai come in questo tempo di pandemia abbiamo bisogno di segni. Ce ne sono molti, ma occorre uno sguardo che li scruti e li racconti. Il 1855, anno del colèra, risulta annotato molte volte sugli oggetti presentati nel volume; chissà se il 2020 darà altrettante occasioni di espressione della fede… Intanto siamo invitati, anche grazie a questa opera, a fissare gli occhi su questa bellissima tradizione, che da secoli il popolo credente ha voluto offrire allo sguardo di tutti; almeno di tutti coloro che vivono nel desiderio di uno sguardo che rompa il cerchio dello spazio e del tempo e si apra sull’eterno.

+ Erio Castellucci
Arcivescovo-Abate di Modena-Nonantola

La zona che è sotto l’attenta lente d’ingrandimento in questo nuovo volume è zona ricca di storia del Novecento, con le tracce vive della Resistenza e numerosi cippi dedicati ai partigiani, l’impronta industriale e quella dell’espansione urbana. Ed è anche questa una zona ricca di simboli religiosi, come le immagini e i testi di questo libro spiegano e mostrano con chiarezza. Questi riferimenti religiosi sono una parte profonda della nostra città, della nostra memoria e di tutte e tutti noi. Conoscere meglio Modena anche sotto questo aspetto significa quindi approfondire la nostra storia, identità, ciò che siamo stati e ciò che tramanderemo nel tempo.

Gian Carlo Muzzarelli
Sindaco di Modena
ACQUISTA